HOR tutto sarebbe nulla, se de'cinque passi ne'quali si posa tutta l'arte
del ballare io non trattassi, qualche cosa. I cinque passi adunque si fanno
in quattro modi ballãdo la Gagliarda. Il primo modo si fan cinque passi in
un tempo di suono d'essa Gagliarda. Il secõdo modo si fan quattro passi che
è una botta di manco del tempo del suono, & si fanno un poco più adagio.
Il terzo modo si fanno tre passi, & sono due botte manco del suono, & si
fanno anco più adagio delli quattro passi. Il quarto modo si fanno contrat&etilde;-
po, sei, sette, & otto passi, è più in un medesimo tempo di Gagliarda, &
quanto più sono li detti passi in uno tempo di Gagliarda, tanto si fanno con
maggior prestezza si hà poi da tener la medesima regola nel far le mutan-
ze che sono manco, ò più botte del suono della Gagliarda per andar'ben'à
tempo di quello.
Et ecco tutti quei avvertimenti che à mio giuditio sono paruti degni d'essere
intesi, da quali hora me ne vengo à trattare della gagliarda, mà dovendo io
trattare della virtù del ballare alla gagliarda, virtù tanto necessaria, & lode-
vole à ogni persona ben nata; discorrerò prima delle regole, nelle quali si
apprendono i begl'atti, & gratiosi movimenti, & le honorate creanze, che
si convengono, sì à Cavalieri, come alle Dame, nella virtù del ballare; Tratte-
rò dunque prima del portar bene la vita, & dirittamente, del cauarsi la ber-
retta, del fare la riverenza, dell'accommodare ben la cappa, & la spada, del
modo d'andare à pigliare la Dama, & delle attioni che si fanno nel ballare
insieme. Avvertirò anco che le Dame nel ballare non alzino mai la coda
della veste con le mani; poi de'primi cinque passi che si fanno andando inã
zi à dritta linea spingendo sempre inanzi i piedi, & poi delle cinque battute
della campanella che si fanno buttando la gamba indietro, & inanzi, de qua
li due movimenti per esser il principio, & il compendio, e la guida di tutti
li passi, e mutanze, & attioni, che intervengono nel ballare alla gagliarda,
& altri balli, è necessario saperli ben fare à tempo del suono, con portare ben
la vita con agilità, & prestezza della gamba.
Nel fare adunque li cinque passi, si spingeranno li piedi inanzi à dritta linea,
discosti due dita l'uno dall'altro, con le punte delli piedi un poco in fuori, le
braccia calate movendoli un poco, poiche brutta vista farebbe ten&etilde;dole sem
pre distese, con le mani alquanto serrate, & portare la persona dritta, la testa
alzata, gli occhi che guardino più presto un poco più basso, che alto, ma nõ
fissi in un luogo avertendo nel fare la campanella, à gettare la gamba indie-
tro; perche le ginocchia hanno d'andare amendue al pari, discoste due dita
l'uno dall'altro, poi si spingerà la gamba inanzi à dritta linea, alzãdo la pun-
ta del piede, e sondando solo la gamba al ginocchio, buttandola tanto inan-
zi come indietro, e nel tirare il piè indietro è far la cadenza, si spingerà l'al-
tro piè un poco inanzi, ponendo il petto di amendue li piedi in terra, lon-
tano un poco più di mezo palmo l'un dall'altro, & il calcagno del piè, che
resta dinanzi guardi quasi à mezo il piè di dietro, cõ le punte un poco in fuo
ra, stando dritto sù la vita, & allargando alquanto le ginocchia per dargli
la sua gratia.
Questi avvertimenti seruiranno à tutte le cadenze che si faranno nel ballare la
gagliarda con le figure, che si vedranno, che rappresenteranno tutti li ge-
sti, & atti, che più sono necessarij da sapersi, come si dirà al suo luogo.
S'accrebbero le pompe della Potentissima Regina di Spagna,
con la presenza del Serenissimo Carlo Emanuelle Duca di
Savoia, il quale accompagnato dall'Eccellentissimo Signor
Don Amadeo, dal Signor Marchese da Este, & da nobilissi-
ma schiera di Principi, di Titolati, & d'altri gran Signori suoi Vassalli, che
al numero di trecento arrivavano, per cõplire con quella Maestà se ne
venne. Entrò in Milano à gl'undeci di Decembre 1599. Et alla porta del
la Città fù incontrato dal Serenissimo Arciduca Alberto, con l'assistenza
de gli Eccellentissimi Signori Contestabile di Castiglia Governator di que
sto stato, Duca d'Umala, Principe d'Oranges, & di tutta la nobiltà si
Milanese, come forastiera, à colpi di Artigliaria che dal Castello bella &
lunga salva gli fecero, al Palagio Ducale fù condotto. Iui alloggiò in ric-
chissimo appartamento, spesato con tutta la sua Corte dalla Regia Ca-
mera: & doppo d'hauer con molta sodisfattione, & honore volezza com
plito con la Maestà della Regina, partì da Milano alli 2. di Genaio 1600.
havendo lasciato in tutti honoratissimo nome, & amatissima memoria
di se stesso.
Greg Lindahl